sono ragazzi di 11-16 anni, riuniti in unità chiamate RIPARTI.
Il RIPARTO prende il ragazzo nel momento più delicato della sua vita – il passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza – e sfrutta la fierezza propria di questa età, inculcando nel ragazzo desideri e doti di lealtà, onore, cavalleria, obbedienza, purezza, bontà, carità, altruismo, amicizia, fratellanza, gioia, laboriosità, economia, e affidandogli posti di azione e di responsabilità.
Alla curiosità del ragazzo lo SCAUTISMO offre vaste possibilità indirizzandolo ad una ricerca appassionante ed istruttiva, mentre lo spirito di gruppo presente in ogni adolescente viene sfruttato per inculcare la fedeltà dell’amicizia e la fraternità.
Desiderio di movimento e di avventura, generosa dedizione, gioia di vivere in serena letizia, opportunamente diretti, divengono fattori educativi.
Dopo una seria preparazione ed una veglia di preghiera che ricorda quella degli antichi cavalieri, lo scout è ammesso a pronunciare la Promessa e davanti a lui si apre la prospettiva di una grande ascesa.
La Legge e la Promessa sono il fondamento e l’animo dello Scoutismo; la Squadriglia e il centro d’interesse del ragazzo, il suo piccolo mondo; i PASSAGGI di CLASSE e le SPECIALITA’ sono i mezzi pratici per ottenere dal ragazzo quegli sforzi di volontà necessari per collaborare alla formazione del suo carattere, all’aumento di determinate sue capacità ed all’eliminazione dei suoi difetti, oltre che ad essere strumenti validissimi per stimolare l’interesse del ragazzo a determinati argomenti.
La VITA ALL’APERTO, i CAMPI sono il terreno di collaudo delle capacità é delle virtù acquisite dal ragazzo.
SAN GIORGIO, il santo dei cavalieri, è il patrono.
Promessa, Legge, Motto, Principi
Guida di ogni azione è la Legge Scout. Essa Diviene vincolante per ogni ragazzo (così come lo è per ogni Capo) dal momento della Promessa.
La Promessa è liberamente pronunciata, dopo che ogni ragazzo ha avuto il tempo per comprenderne l’esatto significato, invocando la Grazia di Dio ed impegnandosi “sul proprio onore”, “essendo l’onore la cosa più sacra che uno scout può avere” (B.P.)
E la Legge Scout viene osservata, vissuta ed amata da coloro che ad essa si adeguano e seguendo essa vivono.
Legge
1. Lo Scout considera suo onore il meritare fiducia
2. Lo Scout è leale (verso il suo paese, i suoi genitori, i suoi capi e i suoi subordinati)
3. Lo Scout è sempre pronto a servire il prossimo
4. Lo Scout è amico di tutti e fratello di ogni altro Scout
(a qualunque paese, classe sociale o religione esso appartenga)
5. Lo Scout è cortese e cavalleresco
6. Lo Scout vede nella natura l’opera di Dio: ama le piante e gli animali
7. Lo Scout ubbidisce prontamente
8. Lo Scout sorride e canta anche nelle difficoltà
9. Lo Scout è laborioso ed economo
10. Lo Scout è puro di pensieri, parole e azioni
Promessa
Con l’aiuto di Dio, prometto sul mio onore di fare del mio meglio:
per servire Dio, la Chiesa, la Patria e l’Europa;
per aiutare il prossimo in ogni circostanza;
per osservare la Legge Scout.
Motto
Il motto degli scouts è “Estote Parati”, nel suo significato evangelico (“anche voi siate preparati, perché nell’ora che non supponete il Figlio dell’uomo viene” Lc 12,40) e nel significato proposto da B.P. (“… vi terrete sempre pronti, in spirito e corpo, per compiere il vostro dovere” SpR p.49)
Principi
La Federazione dello Scoutismo Europeo ha poi espresso, per maggiore chiarezza nel senso dell’opera di educazione, dell’impegno che i ragazzi vanno assumendo e, pertanto, per chiarezza sulla “direzione” dello scautismo, tre Principi:
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Il dovere dello Scout comincia in famiglia.
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Fedele alla sua Patria, lo Scout è per l’Europa fraternamente unita.
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Lo Scout, cosciente della sua eredità cristiana, è fiero della sua fede; egli lavora per realizzare il Regno di Cristo in tutta la sua vita e nell’ambiente che lo circonda.
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